7°
Festival Natura della Gallura
A.S.CU.NA.S. Onlus
Associazione per gli
Studi Culturali e Naturalistici della Sardegna, Telti
“Loro
della Sardegna”
Il
percorso del filo
La metafora del filo risulta il tema più antico trattato
sulla natura dell’universo e la creazione della vita sul nostro pianeta ed è
per questo che merita essere oggetto dell’ultimo festival di questa serie sulla
Natura della Gallura.
Il filo unisce, rafforza, determina la continuità,
l’importanza della relazione,
simboleggia l’amore per tutto ciò che ci circonda e se tutto è
collegato, si introduce l’intenzione del lavoro che ci impegnerà in futuro:
quello di conoscere e preservare i Maestri ancora in vita di tutta la Sardegna.
Come eventi rappresentativi per la valorizzazione della cultura naturalistica in Gallura l’A.S.CU.NA.S. di Telti per l’anno 2012 ha scelto:
AGGIUS
23 settembre Chiesa
di S. Pietro di Ruda, Valle della Luna
Laboratorio L’Albero Padre
Passeggiata per la raccolta delle erbe tintorie
Gabriella
Lutzu, esperta del Laboratorio di tessitura di Aggius “L’Albero Padre”, ha organizzato
una passeggiata svoltasi nella mattinata, che esplora buona parte della Valle
della Luna, passando anche per il nuraghe Izzana, e offre la possibilità di
raccogliere le erbe tintorie utilizzate nella lezione di tintura naturale del
pomeriggio.
Gabriella Lutzu nel suo laboratorio produce opere di sua fantasia utilizzando i colori da lei ottenuti col metodo a caldo, con aggiunta di componenti chimici per la mordenzatura del filato usato, riproposto nel pomeriggio nel laboratorio di tintura con piante tintorie.
Il filo delle arti e mestieri, a sinistra nel manifesto, è di lino ed è stato filato dalla signora Assuntina Arceri, che ci ha lasciato nel secolo scorso insieme con la filatura del lino.
Lezione aperta del Corso di Botanica (A.S.CU.NA.S. Onlus):
laboratorio di tintura naturale
a
cura di Gabriella Lutzu (MEOC, Aggius) e Francesco Cassitta (A.S.CU.NA.S. Onlus,
Telti)
Al
termine della passeggiata si apre il contorno verdeggiante della chiesa
campestre di S. Pietro di Ruda ed i prati si offrono come luogo di sosta
accogliente prima del pranzo, dopo il quale si tiene la lezione aperta di
tintura naturale del Corso di Botanica organizzato durante l’anno dall’A.S.CU.NA.S.
Onlus di Telti.
Ricette
ed accorgimenti dall’esperienza di Gabriella Lutzu, collaboratrice del Museo
MEOC di Aggius, e del Dott. Francesco Cassitta di Telti, vengono dispensati
durante le fasi di lavoro, l’esperienza va dall’estrazione del colore ai
processi di tintura a caldo.
Filati
già tinti mostrano colori dolci e vivaci, dall’arancio carico al violetto, dai
verdi e bruni ai gialli accesi, tipici del metodo utilizzato, sempre abbinati alle piante tintorie
utilizzate.
Feldenkrais
a
cura di Fatima Congiu, Nuoro
Sempre
accolti dal morbido prato abbiamo lavorato sul filo invisibile della vita: il
respiro.
Fatima
Congiu di Nuoro ci ha guidato alla consapevolezza dei fili del corpo: l’insegnante
di Feldenkrais, una rieducazione neuromotoria, ci ha proposto una sessione di
C.A.M. (Conoscersi Attraverso il Movimento).
La
dolcezza dei movimenti e l’attenzione al respiro nel corpo hanno magicamente
riportato il rilassamento, la scioltezza dei movimenti e la lucidità mentale
per godere degli eventi del pomeriggio.
Teo-Filosofia
a
cura di Srinivas e Padema Tripathi (Ass. Cult. Italiaindiana Onlus), Telti
L’introduzione
al percorso del filo è stata regalata dal Maestro indiano e Teo-filosofo Srinivas
Tripathi dell’Ass. Cult. Italiaindiana Onlus di Telti, riflettendo sui fili
necessari alla vita, dai materiali e visibili fino agli invisibili quali quelli
che ci legano all’ambiente: non solo i frutti o l’ombra, ma anche l’ossigeno
indispensabile alla respirazione è donato dalle piante!
L’unione di tanti fili genera un filo più forte.
Interessante
il pensiero che riguarda l’interno del corpo, alle due energie provenienti da
noi, una terza ci raggiunge dall’alto, Ingla, Pingla e Susumna come vengono
chiamate nello Yoga, dandoci la possibilità di connettere tanti altri fili quali
i nervi, il sistema sanguigno ecc., così come per disegnare un fiore sul
tessuto e dargli bellezza serve un terzo filo oltre la trama e l’ordito.
Poesia Improvvisata
a
cura di Antonio Maria Giua, Tempio
Un
contributo in forma di video ci ha restituito l’idea di come si intessono le
parole nella poesia improvvisata in un lavoro di uno degli ultimi Poeti
Improvvisatori della Gallura: Antonio Maria Giua, residente a Tempio, ma
originario della zona di Telti.
Rime
alternate e baciate ne sono la caratteristica e la complessità, ormai difficili
da tramandare, sia perché il gallurese non viene più parlato, sia per la
mancanza di maestri: uno dei fili che si sta per spezzare con la nostra
cultura tradizionale.
Canto Sardo a Chitarra
a
cura di Giovanni Puggioni e Maria Erminia Satta, Tempio
Il celebre musicista, direttore di più cori nella sua zona, Giovanni Puggioni e la moglie Maria Erminia Satta hanno illustrato il
filo tra le parole e la musica del Canto a Chitarra nella tradizione sarda.
Con
un articolato lavoro di spiegazioni e raccolta di pezzi che fanno parte della storia della musica sarda, la
chiesa di S. Pietro di Ruda si è trasformata nella location ideale per il
sapore profondo che i testi, la voce e la chitarra ci hanno offerto.
Fili
negli strumenti, nei testi, nelle interpretazioni preziose, cerchi di balli,
cuori e canti, il tutto fino a tarda sera con una ripresa dopo il filo
dell’arte contemporanea.
Arte Contemporanea
a
cura di Susanna Sabiu, San Giovanni Suergiu (CI)
Acqua,
Vento e Terra, argomenti che sono stati oggetto di tutti i nostri festival
precedenti e di cui abbiamo voluto chiudere il cerchio o tirare il filo che li
unisce, sono anche gli elementi di “Abbabentuterra”, la performance
mix-media dell'artista Susanna Sabiu, sul filo e col filo.
Un
lavoro che lega la maestria di Chiara Vigo, ispiratrice di questo festival
e depositaria della tradizione del filo che ci lega all’acqua - quello del Bisso
Marino, il più antico, centrale nel manifesto a simboleggiare i Maestri -
all’esperienza artistica di Maria Lai e Pinuccio Sciola.
Audio,
video e uso del corpo su una mappa tessuta, svolta sulla scena nel compimento
dell’azione, sono gli elementi espressivi.
Omaggio a Maria Lai
“Legarsi alla montagna”
I nostri soci hanno potuto assistere alla proiezione del video sull’opera comunitaria, ideata da Maria Lai per il Comune di Ulassai, che ha visto un intero paese legarsi alla montagna che lo sovrasta con un nastro azzurro lungo 26 km., simile a quello che sventolava in una giornata piovosa di una antica leggenda del luogo.
Nella
storia, è stato seguire quel nastro a salvare una bambina dal crollo della
caverna in cui si era riparata.
Opera
nell’opera, emblematica è l’imprevista e necessaria realizzazione di questo
nastro - quello dell’arte contemporanea, a destra sul manifesto - prodotto da
pezze azzurre smembrate in striscie da tutto il paese che, con la stessa
partecipazione unitaria, portò a compimento l’opera “Legarsi alla montagna”.
Un
sentito ringraziamento a Maria Lai per averci restituito un filo così emozionante.
Si segnala per il filo della tessitura il Meoc Museo Etnografico di Aggius,
info: www.museomeoc.com tel. 079-621029
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