giovedì 16 settembre 2010

5° Festival Natura della Gallura 2010




FESTIVAL

NATURA DELLA GALLURA

Prov. Olbia - Tempio

A.S.CU.NA.S. Associazione per gli Studi Culturali e Naturalistici della Sardegna

www.ascunas.it

2010

“I tanti corpi dell’uomo: rapidi sguardi intorno al mondo alle forme mediche tradizionali”

Come eventi rappresentativi per la valorizzazione della cultura naturalistica in Gallura l’A.S.CU.NA.S. di Telti per l’anno 2010 ha scelto:


TELTI

13 settembre Museo Culturale e Naturalistico della Sardegna

Esperienze sul corpo tra passato e presente: cromoterapia e shiatsu come sviluppi moderni di terapie antiche

a cura di Maddalena Bianchi


17 settembre Museo Culturale e Naturalistico della Sardegna

Origine e sviluppo della medicina tradizionale cinese

a cura del Dr. Bruno Casula (ASCUNAS)


18 settembre Museo Culturale e Naturalistico della Sardegna

Introduzione alla medicina popolare sarda

a cura del Dr. Francesco Cassitta (ASCUNAS)

Esposizione completa degli erbari sulle piante aromatiche officinali della Sardegna

a cura di ass. A.S.CU.NA.S.

Cenni di medicina tradizionale fra Messico e Guatemala

a cura di Enzo Cangialosi


19 settembre Ass. Centro Hanuman, loc. Baddarana

Introduzione allo Yoga

a cura di Ass. Italiaindiana Onlus

Il massaggio come uno dei punti d’incontro delle tradizioni orientali nella medicina thailandese

a cura di Maria Pasqui (ASCUNAS)


info festival: naturasardegna@yahoo.it


5° FESTIVAL

NATURA DELLA GALLURA

Prov. Olbia - Tempio

A.S.CU.NA.S. Associazione per gli Studi Culturali e Naturalistici della Sardegna

www.ascunas.it




2010 “I tanti corpi dell’uomo: rapidi sguardi intorno al mondo alle forme mediche tradizionali”


Come eventi rappresentativi per la valorizzazione della cultura naturalistica in Gallura l’A.S.CU.NA.S. di Telti per l’anno 2010 ha scelto:



TELTI


13 settembre Museo Culturale e Naturalistico della Sardegna


Esperienze sul corpo tra passato e presente: cromoterapia e shiatsu come sviluppi moderni di terapie antiche

a cura di Maddalena Bianchi


Dopo una breve introduzione sulla storia dello Shiatsu, tecnica di digitopressione, che ne vede la nascita nei primi del ‘900 in Giappone con l’unione tra il massaggio che lì era praticato tradizionalmente dai ciechi e la medicina cinese che agiva sui “meridiani” (linee in cui fluisce l’energia e che si trovano in tutto il corpo), Maddalena Bianchi, terapista shiatsu e cromoterapista, ha guidato i presenti in un auto-massaggio per lo stimolo ai vari organi ed il riequilibrio del corpo intero.

Anche la cromoterapia, è stato spiegato, agisce su queste linee di energia: derivando dalla conoscenza cinese un medico tedesco ha improntato un metodo che agisce con la luce per il riequilibrio dell’organismo.

E’ con una penna dalla punta costituita da un cristallo reso luminoso, che può avere diversi colori e quindi emanare diverse frequenze luminose, che si agisce su vari punti del corpo, che possono anche coincidere con quelli della tecnica dell’agopuntura cinese, esercitando una lieve pressione, da cui il nome più corretto per questa tecnica di “cromopuntura”.

Rispetto ai diversi sintomi di squilibrio del corpo, si agisce con colori freddi (per esempio se siamo in presenza di infiammazione) o coi caldi, dopo alcuni semplici test di reazione al colore che evidenziano le proprie necessità.

La tecnica dell’uso dei colori è comunque più complessa, in occasione del festival sono stati praticati ai presenti degli interventi di stimolo e riequilibrio generale.



17 settembre Museo Culturale e Naturalistico della Sardegna


Origine e sviluppo della medicina tradizionale cinese

a cura del Dr. Bruno Casula (ASCUNAS)


In quest’occasione abbiamo potuto scoprire dal Dr. Bruno Casula con docmenti proiettati, quali sono le origini quasi leggendarie della medicina cinese, che racchiude una serie di metodi di cura che si approciano all’uomo includendo una visione del mondo che supera quella prettamente fisica, come nel “Libro dei mutamenti”, uno dei più antichi di questo mondo in cui flusso, movimento e mutamento ne costituiscono il carattere imprescindibile.

Si agisce sul corpo fisico riconoscendo che è solcato da circa 72.000 canali di energia da mantenere efficienti perché responsabili del suo corretto funzionamento. Riconoscendo l’ologrammicità del corpo umano, deriva l’idea della riflessologia: in tutte le parti del corpo si ritrovano punti in grado di stimolarne tutti gli organi e i sistemi.

L’agopuntura, il massaggio Tuina, il Chi-Gong, il Tai-Chi e molti altri metodi di cura si rifanno a questa visione del corpo energetico che viene messo in relazione con il cosmo, da cui attinge e restituisce energia.

Macrocosmo e microcosmo sono intimamente legati nelle dinamiche di comportamento, gli elementi della natura producono cause ed effetti che si possono riconoscere e utilizzare per la cura del corpo, come per quella della società.

Rifacendosi ai cinque elementi, o movimenti, di fuoco, terra, metallo, acqua e legno si genera la legge dei cinque elementi che racchiude la loro relazione, l’energia nutritiva circola all’interno degli organi seguendo questa legge.

Dopo un’approfondita illustrazione della varietà dei metodi di cura è stato mostrato un esercizio di Chi-Gong (che nasce dall’imitazione di alcuni movimenti fatti da vari animali, probabilmente per tenersi in forma!) a tutti molto utile: la tartaruga.


18 settembre Museo Culturale e Naturalistico della Sardegna


Introduzione alla medicina popolare sarda

a cura del Dr. Francesco Cassitta (ASCUNAS)


Il Dr. Francesco Cassitta ci ha accompagnato nel viaggio attraverso la medicina tradizionale che si avvale di erbe, ma anche riti, che rispecchiano credenze in parte confermate anche dalla scienza moderna.

Delle proiezioni ci hanno guidato all’analisi di alcune erbe e riti che le contemplano, attravero la magia, fino all’eutanasia, nella cura estrema della morte per alleviare dalle pene gli incurabili, procurata dalle mani sapienti della Agabbadora, spesso anche levatrice, per mezzo di un martello di legno ed una pressione sulle tempie.

(per uleriori informazioni si rimanda al documento allegato al blog “La medicina popolare sarda”).


Esposizione completa degli erbari sulle piante aromatiche officinali della Sardegna

a cura di ass. A.S.CU.NA.S.


Cenni di medicina tradizionale fra Messico e Guatemala

a cura di Enzo Cangialosi


Dopo diversi viaggi nel Messico, toccando anche il Guatemala, Enzo Cangialosi riporta le sue esperienze e i suoi studi sulla medicina di quei popoli che vede come le conoscenze tradizionali mescolino pratiche sciamaniche, erbe, altri nostri corpi e si mescolino infine con il cristianesimo introdotto in tempi più recenti.

In essa si riconoscono il proprio corpo associato a quello di un animale: il “Nagual”, qualora l’animale avesse dei problemi anche il corpo umano ne avrebbe le stesse conseguenze, perfino la morte.

Dalla tradizione si evince che parte della medicina, come il ruolo delle levatrici, sia praticata per investitura avvenuta in sogno, dalla quale non ci si può sottrarre per evitare la sofferenza dell’investito che non la pratichi.

Queste levatrici possiedono una conoscenza che sembra assolvere il proprio compito molto meglio di come lo svolgono quelle diplomate alla scuola di stato, che spesso rimandano ai medici degli ospedali per i molti casi particolari che non sanno come affrontare.

L’introduzione del rito cristiano all’interno delle loro pratiche sciamanico-curative, genera la chiesa come luogo distante dall’idea che ne abbiamo, come uno spazio, il cui pavimento è coperto da aghi di pino, vissuto collettivamente senza la presenza di un prete.



19 settembre Ass. Centro Hanuman, loc. Baddarana


Introduzione allo Yoga

a cura di Ass. Italiaindiana Onlus


Non poteva esserci spazio migliore per la presentazione dell’incontro sullo Yoga, che il Centro Hanuman, che anche quest’anno ci ha ospitato nella tranquillità della campagna teltese.

Patou Triphati, dell’associazione Italiaindiana Onlus di Monte Pino, ci ha trasportato nel mondo intero dello Yoga, facendo un escursus tra gli sviluppi dei vari tipi di pratica che fanno parte di questa disciplina indiana.

Il solo termine Yoga significa unione, rispecchiando l’idea di universo che vede “il tutto” espresso in una moltitudine di manifestazioni inseparabili fra loro.

Si può raggiungere la consapevolezza di questa congiunzione con una delle pratiche esposte relative ai vari livelli del nostro essere, gli altri nostri corpi.

Procedendo nello studio si comprenderà come la mente ed il corpo siano legati e dipendenti l'uno dall'altra (rimandiamo al documento pubblicato sul blog “LOKAH SAMASTA SUKHINO BHAVANTU”).
Abbiamo sperimentato la tecnica di respirazione Pranayama ANULOM VILOM Inspirazione Espirazione, la posizione del Cadavere SAVASANA, classica posa di rilassamento, praticata all'inizio della sessione, in mezzo agli asana (posizioni del corpo) ed anche come rilassamento finale, appartenente allo Hata Yoga.




Il massaggio come uno dei punti d’incontro delle tradizioni orientali nella medicina thailandese

a cura di Maria Pasqui (ASCUNAS)


La medicina tradizionale tailandese si avvale di quattro metodi di cura: l’alimentazione, le erbe, il massaggio e la meditazione.

Esiste a Bangkok in Tailandia un tempio che è il centro della medicina tradizionale tailandese: Il Wat Pho, anche punto di riferimento per il massaggio tailandese.

Il massaggio tailandese Nuat viene anche chiamato con una molteciplità di termini tra cui “yoga passivo”.

Questo ci riporta subito alla cultura indiana, è infatti lì l’origine di questa pratica che viene introdotta dal medico che il Buddha dichiarò il Re dei Medici, Jivaka Kumar Bhacca.

Considerato il padre del massaggio tailandese, egli si basò sulle tradizioni mediche provenienti soprattutto dall'HYPERLINK "http://it.wikipedia.org/wiki/India"India, con la tecnica Ayurvedica e la tradizione Yoga, ma anche dalla Cina, dal Sud-est asiatico, dalla medicina popolare, dalle pratiche sciamaniche, e diede vita ad un percorso culturale che ha avuto grande importanza all'interno della società e del culto tailandese.

Il massaggio utilizzato nei monasteri in Tailandia dai monaci inviati nel III sec. D.C. dal re indiano Ashoka per diffondere il Buddhismo fuori dall’India, mescolato ulteriormente con quello tradizionale popolare, ha originato il Nuat, che lavora sulle dieci principali Sen (linee energetiche del corpo derivate dalla medicina cinese), utilizzando, a seconda dei vari stili che si sono sviluppati, le dita, le mani, gli avambracci, i gomiti, le ginocchia e i piedi.

I nostri chiropratici si sono rivolti a una parte di questa conoscenza.

I blocchi energetici, che causano il mal funzionamento di organi e sistemi, vengono rimossi col massaggio, generando salute fisica e psichica anche in casi non affrontabili, se non in modo invasivo, dalla medicina allopatica (per ulteriori informazioni rimandiamo al documento allegato al blog “Il massaggio tailandese”).

Il massaggio tailandese, in base alla cultura tradizionale, cura il corpo fisico, il solo di cui si abbia esperienza sensoriale e uno dei cinque nostri corpi secondo la medicina indiana da cui deriva, ma influisce anche sugli altri: energetico, mentale, emozionale e della coscienza cosmica.

Maria Pasqui, dopo questa presentazione, ha praticato ad alcuni dei presenti il controllo di eventuali problemi muscolari e articolari secondo il metodo del Massaggio Tradizionale Reale, appreso in occasione di alcuni corsi di massaggio in Tailandia, il quale è considerato quello curativo per le patologie già in atto, rispetto a quegli stili che, riequilibrando comunque l’organismo in senso energetico e mantenendolo in salute, procurano principalmente rilassamento e prevenzione delle malattie.


info festival: naturasardegna@yahoo.it



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